La Rocca di Mystras
A dieci chilometri dell’odierna Sparta nel Peloponneso, si trovano le famose rovine medievali della città-castello bizantina di Mistra o Mistrà o nel suo nome greco Mystras. Dal 1220 i cavalieri franchi transitavano per la Grecia nei loro viaggi verso la Terra Santa creando capisaldi e fondando città. Guglielmo II di Villehardouin partecipò alla settima crociata nel 1248 e l’anno successivo per la sua posizione strategica, fondò la città di Mystra come capitale del suo principato.
Con il suo castello, le cupole delle chiese i monasteri i palazzi e i loro affreschi, hanno fatto si che nel 1989 è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UMESCO poichè rappresenta un esempio unico di città Bizantina.
In questo luogo si sono alternatiti, tra vittorie trionfanti e umilianti sconfitte, Franchi,Veneziani, Bizantini, Ottomani e addirittura gli Egiziani.
In Grecia si beve un antico liquore all’anice l’OUZO.
Il nostro antico liquore “Mistrà” io lo collego alla famosa Rocca considerando che qui da noi vi sono innumerevoli collegamenti che portano la firma di Crociati, vedi Templari, oppure dai veneziani visto che nel 1251 il podestà di Fermo era Rainer Zen futuro 45mo Doge di Venezia. Furono molto stretti i legami tra la Serenissima e il fermano, tanto che lo troviamo anche nell’antica festa del Doge a Porto San Giorgio o dell’autentico Leone di San Marco sul campanile dell’Abbazia di San Marco alle Paludi.
Nello stendardo del comune di Petriolo si trova il leone di San Marco con il libro aperto e la spada tratta.
Inoltre qui troviamo anche alcuni riscontri di una contaminazione di cultura ottomana e se vogliamo dirla tutta abbiamo anche una piccola presenza della cultura egizia, a Treia.
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